Disponibilità dei dati: cos’è la data availability e come garantirla in azienda

Data: 15 Luglio 2025

La disponibilità dei dati è un fattore critico per la continuità operativa e la competitività aziendale. Ecco le strategie e gli strumenti per preservarla

Nell’era della digitalizzazione e delle imprese Information-driven, la data availability è un requisito fondamentale per garantire la continuità operativa e la stessa sopravvivenza aziendale. Ecco perché qualsiasi organizzazione deve adoperarsi per blindare i propri dati, specialmente se critici, e renderli sempre disponibili, attrezzandosi contro le minacce cyber , le cancellazioni accidentali, i guasti hardware e altri tipi di incidenti o disastri.

 

Che cos’è la data availability in ambito aziendale

La data availability è un requisito fondamentale per la continuità operativa e la stessa sopravvivenza dell’azienda nell’era della digitalizzazione. Indica la possibilità di accedere e utilizzare le informazioni necessarie a svolgere un’analisi o un’attività, quando richiesto, in modo tempestivo e affidabile, in condizioni che variano dalla normalità al disastro. 

Il concetto include diverse dimensioni che è bene conoscere per poter comprendere la reale accessibilità dei dati: 

  • Disponibilità fisica: si riferisce all’accessibilità delle informazioni legate all’hardware (server, dispositivi di storage). Significa che i supporti fisici contenenti i dati sono operativi e funzionanti. 
  • Disponibilità logica: concerne l’accessibilità garantita dai sistemi di gestione dei dati e dalle applicazioni. Anche se l’hardware funziona, i dati devono essere correttamente interpretabili e utilizzabili dai software aziendali. 
  • Disponibilità temporale: indica la capacità di accedere ai dati in modo immediato e persistente, in linea con le esigenze operative. Questo significa che le informazioni sono pronte all’uso senza ritardi significativi, garantendo la fluidità dei processi. 

Garantire la data availability significa blindare i propri dati, specialmente se critici, contro minacce cyber, cancellazioni accidentali, guasti hardware o altri incidenti. È una componente fondamentale della data strategy complessiva, cruciale per la competitività.  

Per ottimizzare lo storage dei dati e la loro disponibilità, serve chiaramente una strategia mirata. 

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Perché la disponibilità dei dati è cruciale per la business continuity

La Business Continuity, ovvero la capacità di un’azienda di continuare a operare senza interruzioni significative anche di fronte a eventi avversi, è indissolubilmente legata alla disponibilità dei dati. L’economia è sempre più digitalizzata e l’accesso costante alle informazioni è infatti il motore di ogni processo. 

Una scarsa data availability può avere conseguenze devastanti sul business: 

  • Interruzione delle operazioni: l’indisponibilità dei dati blocca processi critici come la produzione, la logistica, le vendite e il customer service. Questo paralizza l’operatività quotidiana, impedendo all’azienda di erogare servizi o produrre beni. 
  • Danno economico: ogni minuto di downtime si traduce in perdite finanziarie dirette. Stime di settore indicano che un’ora di interruzione può costare migliaia, se non milioni, di euro a seconda della dimensione e del settore dell’azienda, oltre ai costi di recupero. 
  • Perdita di reputazione: l’incapacità di fornire servizi o accedere a informazioni vitali erode la fiducia di clienti e partner. Una reputazione danneggiata può avere effetti a lungo termine su acquisizione clienti e opportunità di business. 
  • Rischi di conformità: la mancata disponibilità di dati critici può violare normative settoriali o generali che richiedono l’accesso e la conservazione delle informazioni per scopi legali, fiscali o regolatori, esponendo l’azienda a sanzioni e controversie. 

Garantire la data availability significa quindi salvaguardare la continuità operativa e la competitività aziendale. Per affrontare queste sfide, esplora le nostre soluzioni dedicate alla protezione e gestione dei dati. 

 

Le principali minacce alla disponibilità dei dati

La disponibilità dei dati, spesso misurata in percentuali all’interno dei Service Level Agreement (SLA), è costantemente minacciata da una varietà di fattori. Comprendere queste minacce è il primo passo per proteggere efficacemente le informazioni aziendali. 

Le principali minacce che possono ostacolare la data availability sono: 

  • Guasti hardware e software: malfunzionamenti di server, dischi di storage o componenti di rete, così come errori critici in applicazioni e sistemi operativi, possono causare l’indisponibilità improvvisa delle informazioni. 
  • Attacchi informatici: una delle minacce più gravi è rappresentata da attacchi malevoli come il ransomware. Questo tipo di attacco cripta i dati, rendendoli completamente inaccessibili e chiedendo un riscatto per il loro ripristino, bloccando di fatto l’operatività. 
  • Errore umano: le cancellazioni accidentali, le configurazioni errate dei sistemi o la perdita fisica di dispositivi contenenti dati sensibili sono eventi frequenti. Anche la ridondanza, l’incoerenza o la corruzione dei dati causate da interventi umani possono impedirne il corretto utilizzo. 
  • Disastri naturali ed eventi imprevisti: incendi, allagamenti, terremoti o interruzioni prolungate di corrente possono colpire direttamente il data center o l’infrastruttura IT, rendendo i dati fisicamente inaccessibili per periodi indefiniti. 
  • Problemi di rete: interruzioni della connettività o elevate latenze di rete possono impedire l’accesso tempestivo ai dati, anche se questi sono integri e disponibili sui supporti di archiviazione. Questo ostacola l’utilizzo efficace delle informazioni da parte di utenti e applicazioni. data-availability

 

Strategie e tecnologie per garantire la data availability

Per uscire dall’impasse delle minacce e massimizzare la disponibilità delle informazioni, le aziende devono adottare un approccio multi-livello che integri diverse tecnologie e best practice. Non basta un solo strumento, ma una strategia coesa. 

Vediamo quali sono le principali strategie e tecnologie per blindare i dati e renderli sempre disponibili: 

  • Backup e ripristino (Backup & Recovery): strumenti fondamentali per proteggere le informazioni. Consistono nel creare copie dei dati da conservare in sistemi diversi, separati e distanti. Si distinguono varie tipologie: il backup completo (copia tutto), incrementale (copia solo i dati modificati dall’ultimo backup) e differenziale (copia i dati modificati dall’ultimo backup completo). È essenziale seguire la regola 3-2-1: almeno 3 copie dei dati, su 2 supporti diversi, con 1 copia off-site. 
  • Disaster recovery (DR): è un piano più ampio del semplice backup, che orchestra il ripristino di intere infrastrutture IT in caso di disastro. Include processi, procedure e tecnologie per rimettere in funzione i sistemi critici nel minor tempo possibile, garantendo la continuità di servizio. 
  • Ridondanza: consiste nel duplicare componenti hardware o intere infrastrutture per prevenire singoli punti di fallimento. Esempi includono la ridondanza hardware (come le configurazioni RAID per i dischi) o di infrastruttura (data center replicati geograficamente), garantendo che se un componente si guasta, un altro ne prenda il posto. 
  • Soluzioni cloud (BaaS e DRaaS): l’erogazione di backup e disaster recovery in cloud o come servizio gestito (Backup-as-a-Service – BaaS e Disaster-Recovery-as-a-Service – DRaaS) è oggi sempre più popolare. Offre flessibilità, scalabilità e permette di ridurre gli investimenti iniziali, aumentando l’efficacia delle strategie di data availability senza l’onere di gestire un’infrastruttura dedicata. 
  • Prevenzione della perdita di dati (Data Loss Prevention – DLP): gli strumenti DLP sono cruciali per mitigare il rischio di cancellazione accidentale o volontaria e l’esfiltrazione di dati aziendali. Funzionano attraverso un insieme strutturato di policy e autorizzazioni che impediscono ai dati sensibili di lasciare il perimetro aziendale in modo non autorizzato. 
  • Monitoraggio e alerting: è estremamente raccomandabile l’adozione di sistemi che monitorano proattivamente lo stato di salute degli ambienti IT e di backup. Questi strumenti rilevano le minacce o le anomalie e attivano risposte automatizzate in caso di pericolo, permettendo un intervento tempestivo prima che una potenziale interruzione si concretizzi. 

Per massimizzare la disponibilità e la capacità di resilienza, bisognerebbe avvalersi di strumenti per l’orchestrazione delle attività di recovery, con la possibilità di testare preventivamente l’efficacia del ripristino. Provare per la prima volta le soluzioni di recovery adottate in occasione di un’emergenza, potrebbe infatti riservare brutte sorprese. 

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Come misurare la disponibilità dei dati: metriche e SLA 

La disponibilità dei dati non è un concetto astratto, ma un obiettivo strategico che può e deve essere misurato. Per la tua azienda, definire e monitorare metriche chiare è essenziale per valutare l’efficacia delle strategie di protezione e per garantire la continuità operativa. 

Esistono metriche chiave (KPI) utilizzate per quantificare la data availability: 

  • Uptime: indica la percentuale di tempo in cui un sistema, un servizio o un’applicazione è operativo e disponibile per gli utenti. Ad esempio, un uptime del 99,9% significa che il sistema è operativo per la quasi totalità del tempo, con solo pochi minuti di interruzione all’anno. 
  • Recovery Time Objective (RTO): rappresenta il tempo massimo accettabile entro il quale un servizio o un’applicazione deve essere ripristinato e tornare pienamente operativo dopo un’interruzione o un disastro. È una metrica cruciale per definire l’urgenza del ripristino. 
  • Recovery Point Objective (RPO): definisce la quantità massima di dati che si è disposti a perdere a seguito di un’interruzione, misurata in tempo. Un RPO di un’ora, per esempio, significa che l’azienda è disposta a perdere al massimo i dati generati nell’ultima ora prima del disastro. 

Queste metriche sono spesso incluse nei Service Level Agreement (SLA). Gli SLA sono accordi contrattuali tra fornitori IT e clienti che definiscono le performance attese di un sistema o servizio.  

Essi stabiliscono in modo chiaro e misurabile i livelli di disponibilità che il fornitore si impegna a garantire (ad esempio, il famoso “99,999% di uptime” o le specifiche RTO/RPO) e le eventuali penali o rimedi contrattuali in caso di mancato rispetto di tali livelli.  

Comprendere e negoziare attentamente gli SLA è quindi fondamentale per allineare le aspettative e le esigenze di business alla capacità del servizio. 

 

Data availability: un pilastro della resilienza operativa aziendale 

Incertezza e rapide trasformazioni dominano il contesto attuale e la data availability è fondamentale per la resilienza operativa aziendale. Non si tratta più solo di predisporre misure per reagire ai disastri o recuperare i dati dopo un incidente. La resilienza operativa, infatti, implica la capacità di un’organizzazione di adattarsi, resistere e prosperare anche di fronte a imprevisti, disruption e attacchi. 

La disponibilità costante e affidabile dei dati è il cuore di questa resilienza. Permette alle aziende di mantenere la continuità dei processi, di prendere decisioni informate anche in situazioni di stress e di proteggere la fiducia di clienti e stakeholder. Senza dati accessibili, nessuna operazione critica può procedere, vanificando qualsiasi altra strategia di continuità. 

Per questi motivi, investire in data availability è un investimento strategico nella competitività e nella sostenibilità del tuo business nel lungo periodo. Significa garantire che la tua azienda possa continuare a innovare, a servire i clienti e a raggiungere i propri obiettivi, indipendentemente dalle sfide che il futuro potrà presentare. 

Domande frequenti sulla data availability 

La gestione della disponibilità dei dati è un aspetto cruciale per ogni azienda. Qui rispondiamo ai quesiti più comuni per fare chiarezza su questo tema. 

Qual è la differenza tra data availability e data integrity? 

La data availability si riferisce alla possibilità di accedere e utilizzare i dati quando richiesto. La data integrity, invece, garantisce l’accuratezza, la consistenza e l’affidabilità dei dati nel tempo. Sono concetti complementari: i dati devono essere disponibili e, una volta accessibili, devono essere corretti e integri per essere realmente utili. 

Quanto costa implementare una strategia di data availability efficace? 

Il costo di una strategia di data availability efficace varia ampiamente. Dipende dalla dimensione dell’azienda, dalla complessità dell’infrastruttura e dagli obiettivi di RTO (Recovery Time Objective) e RPO (Recovery Point Objective). Include investimenti in tecnologie di backup, disaster recovery, ridondanza e monitoraggio. La scelta tra soluzioni on-premise, cloud o ibride incide significativamente sui costi iniziali e operativi, ma rappresenta un investimento strategico per la continuità del business. 

È sufficiente avere un backup per garantire la data availability? 

No, il backup è una componente essenziale, ma non è sufficiente da solo a garantire la piena data availability. Il backup permette di recuperare i dati, ma la disponibilità richiede anche un piano di disaster recovery completo, sistemi di ridondanza per evitare interruzioni, monitoraggio proattivo e test regolari delle procedure di ripristino. Una strategia di data availability efficace integra tutti questi elementi per assicurare un accesso continuo e tempestivo alle informazioni.