Internet of Things e sostenibilità ambientale: un’opportunità per gli stakeholder

I dispositivi connessi sono sempre più numerosi: oltre a quelli nativamente smart, infatti, è sempre più diffusa la pratica di abilitare alla connettività anche strumenti, macchinari e applicazioni di tipo più tradizionale. L’Internet of Things, insomma, è una realtà consistente e sempre più diffusa. Ma quali sono gli scopi per cui questa tecnologia può essere utilizzata? La capacità di monitoraggio e raccolta dati sono senza dubbio caratteristiche con un elevato potenziale.

Ma come è possibile mettere a valore questo potenziale? Uno dei campi in cui l’IoT può fornire un apporto importantissimo è quello della sostenibilità.

Le opportunità attivate dall’Internet of Things nel campo della sostenibilità

Abbiamo accennato a come i dispositivi connessi siano già oggi una realtà, sia dal punto di vista consumer, sia dal punto di vista dell’IoT industriale. Secondo una ricerca, oggi il mercato vale circa 1.387 miliardi di dollari, con un valore stimato di 2.226 circa entro il 2028. A trainare il comparto troviamo, senza particolari stravolgimenti previsti per i prossimi anni, Automotive, IoT industriale e, più staccati, consumer e smart city. Nei prossimi anni, insomma, le aziende disporranno di un numero sempre più elevato di dispositivi connessi che potranno essere usati anche a vantaggio della sostenibilità.
Ma prima di affrontare la tematica, è bene ricordare quali sono le principali prerogative dell’Internet of Things, ovvero della connettività dei dispositivi o, in contesto aziendale, di strumenti, macchinari, impianti. Vanno sicuramente citati monitoraggio e raccolta dati ai quali si aggiunge, pur con le dovute precauzioni, la possibilità di inviare ai sistemi istruzioni dispositive. Ma come possono gli stakeholder sfruttare tutto questo a vantaggio della sostenibilità? Ecco alcune delle principali opportunità.

Gestione efficace dei consumi

Iniziamo questa panoramica con una delle applicazioni IoT più immediate a favore della sostenibilità: disporre di una rete di sensori all’interno dell’azienda permette, in primissima istanza, di ottimizzare per esempio temperatura e luminosità, adeguandole in tempo reale alle reali necessità, per il comfort degli operatori, la salvaguardia delle merci o la gestione della sicurezza. Monitorando i consumi dei macchinari è possibile, per esempio, stabilire curve di lavoro ottimali che permettano di limitarne il consumo. Un altro esempio è la gestione degli ambienti, con l’attivazione contingente delle aree solo quando necessario, per esempio nelle realtà con forte stagionalità o elevata rotazione

Controllo e monitoraggio

La possibilità di controllare e monitorare macchinari, impianti e stabilimenti da remoto ha un forte impatto indiretto sulla sostenibilità: riducendo viaggi, spostamenti, e la necessità di presidio da parte del personale permette di contenere l’impatto ambientale, limitandoli esclusivamente alle reali necessità. Inoltre, il monitoraggio permette di identificare tempestivamente anomalie e malfunzionamenti, riducendo i rischi, anche ambientali e di sicurezza, legati a potenziali guasti o incidenti.

Tracciabilità e visibilità

Se pensiamo alla sostenibilità non solo in termini produttivi, ma anche in termini legati alla qualità dei prodotti, Internet of Things è un eccezionale abilitatore per quanto riguarda la tracciabilità. È possibile avere visibilità completa di tutto il prodotto e della sua filiera, anche quando questa è particolarmente estesa, fornendo informazioni importanti a clienti e consumatori in modo verificabile e dimostrabile.

Evoluzione dei prodotti

Grazie ai dati raccolti, di filiera, di macchinario e di prodotto, è possibile attivare un meccanismo di analisi avanzata che permette di migliorare progressivamente i prodotti basandosi sui dati e sui feedback dei cicli precedenti. Il miglioramento può riguardare sia aspetti funzionali e qualitativi, sia revisioni del ciclo produttivo in un’ottica più sostenibile.

La catena del valore si sposta verso un modello più sostenibile grazie all’IoT

L’IoT può aiutare anche la trasformazione degli asset. La tecnologia digital-twin, che si basa in gran parte proprio sui dati raccolti dai sistemi connessi, può rendere significativamente più efficiente la transizione delle risorse fisiche di un’azienda, per esempio macchinari, attrezzature e strutture. Impiegando sensori IoT per acquisire dati convertirli in informazioni, un digital twin può permettere di effettuare prove e simulazioni a costi e con uso di risorse estremamente contenuti. Grazie a questa tecnologia è possibile effettuare buona parte della prototipazione, ma anche il collaudo di nuove filiere e processi, in un ambiente simulato, migliorando così la sostenibilità anche nel campo della ricerca e sviluppo.

L’adozione di Internet of Things non è soltanto una trasformazione tecnologica, ma rappresenta anche una leva strategica fondamentale per promuovere la sostenibilità ambientale, economica e sociale. Attraverso la capacità unica di raccogliere, analizzare e interpretare dati in tempo reale, l’IoT offre gli strumenti per ottimizzare risorse, processi e consumi, orientandosi verso modelli di business più sostenibili e responsabili.

Dashboard, Smart Cameras e Sensori Cisco Meraki

Ed è proprio la capacità di raccogliere, analizzare e interpretare dati la caratteristica che consente alla Dashboard Cisco Meraki di aumentare, attraverso le Smart Cameras e i Sensori, visibilità e monitoraggio di parametri prima difficoltosi da reperire.

Nello specifico, le Smart Cameras Meraki oltre ad essere utilizzate per la videosorveglianza, permettono di gestire ulteriori parametri come rilevazione luminosità o della rumorosità, mentre i Sensori Meraki consentono di rilevare dati come temperatura e umidità, perdite d’acqua, qualità dell’aria (TVOC, PM 2.5 e CO2), rumorosità degli ambienti

Trattandosi di piattaforma Open API, la Dashboard Cisco Meraki consente inoltre di creare applicazioni ad hoc al fine di aumentare l’efficienza e la sostenibilità di interi edifici -in ottica smart buildings– o di spazi dedicati alle infrastrutture IT -come i Datacenter– aiutando le organizzazioni di ogni dimensione a trasformarsi in aziende più eco-consapevoli e responsabili.