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Infrastructure as-a-service, Kasanova punta sulle soluzioni GreenLake di HPE

L’infrastructure as-a-service rappresenta un ottimo compromesso per le imprese che vogliono far evolvere i propri modelli di costo dalla logica CAPEX a quella OPEX senza per questo rinunciare al totale controllo delle macchine messe a disposizione dal provider. Lo sa bene Kasanova, marchio italiano del retail specializzato in articoli per la casa, che per rinnovare l’infrastruttura della sede centrale ha puntato sul portfolio GreenLake sviluppato da HPE

Perché Kasanova ha scelto di implementare un progetto di infrastructure as-a-service

La trasformazione è cominciata a inizio 2023, quando il team coordinato da Luca Levati, IT Infrastructure Manager di Kasanova, ha rilevato una serie di criticità dei sistemi on-premise: “Non si trattava solo di saturazione dello spazio e delle risorse disponibili, ma anche di obsolescenza dello stack tecnologico”, spiega lo stesso Levati. “Per continuare a sostenere la crescita delle attività del gruppo, soprattutto sul fronte della digitalizzazione, era quindi indispensabile un cambio di passo. Abbiamo così deciso di far evolvere il data center del quartier generale da una classica infrastruttura proprietaria, che richiedeva una manutenzione annuale, a una soluzione di nuova generazione, gestita”.

La scelta di HPE GreenLake è stata maturata dopo l’assessment condotto a quattro mani con WeAreProject, che collabora con Kasanova da oltre dieci anni. “Abbiamo quantificato in modo puntuale le risorse che ci avrebbero permesso di superare sia il problema delle dimensioni che quello dell’obsolescenza tecnologica, indirizzando il tema della crescita del business prevista per i prossimi anni”, precisa Levati.

La società fa leva su un modello di business integrato, a cavallo, cioè di franchising e negozi di proprietà, e attualmente conta oltre 804 punti vendita, compresi i corner allestiti all’interno delle strutture di partner della GDO, occupando circa 1800 persone e generando un fatturato di 300 milioni di euro l’anno. Il gruppo intende potenziare la strategia omnichannel e rafforzare nuovi meccanismi di vendita, a partire dal click&collect. “Il fenomeno è in crescita, e sta destando l’attenzione di molti imprenditori, che vogliono cogliere quest’opportunità per aprire all’interno dei centri storici piccoli negozi che fungano da vetrine e punti di raccolta”, spiega Levati.

La scalabilità dei sistemi è quindi destinata a diventare un fattore critico di successo, ed è a partire da questa considerazione che Kasanova ha deciso di puntare sull’ infrastructure as-a-service. La scelta è ricaduta sulle soluzioni GreenLake di HPE proprio perché, pur offrendo un servizio gestito, consentono l’installazione delle tecnologie on-premise, così da garantire al cliente la massima autonomia nel controllo delle macchine.

I vantaggi dell’infrastructure as-a-service per Kasanova: più controllo e migliore pianificazione

Tutto ciò senza contare l’ovvio miglioramento delle performance atteso con l’implementazione di un’infrastruttura di ultima generazione. “Al di là dello scarto generazionale rispetto al vecchio ambiente, con il nuovo sistema l’infrastruttura ha beneficiato di maggiori performance e minori tempi di latenza, al netto di una riduzione dello spazio utilizzato. Le nostre macchine virtuali coprono la quasi totalità dei server di Kasanova, e su quella infrastruttura girano tutti gli applicativi dei punti vendita: avere un ambiente che risponde in tempi più brevi significa potenziare i processi di back-office e front-end, e quindi offrire servizi migliori ai nostri collaboratori e ai nostri clienti”.

Ma non solo: il team di Levati ha anche rilevato una migliore capacità di monitoraggio e controllo delle risorse, che in base al contratto stipulato con HPE potranno essere aumentate in caso di necessità. “La soluzione GreenLake ci consente di prendere il meglio di due mondi, l’on-premise e il cloud, abilitando un modello di costo OPEX senza comunque farci perdere la percezione di avere macchine di proprietà”, spiega Levati.

In pratica Kasanova dispone ora di una riserva di infrastruttura as-a-service e pronta all’uso in casa. “Questo è un notevole vantaggio in quanto la soluzione adottata è in grado scalare rapidamente usufruendo delle risorse aggiuntive presenti nel suo ‘buffer’ in caso di necessità improvvise, risolvendo eventuali esigenze di crescita non predicibile del cliente, come quelle che si possono verificare in corrispondenza del Black Friday o del periodo natalizio”, sottolinea Emilio Mazzucconi, Presales Director WeAreProject.

A differenza di quello che succede quando si sceglie il public cloud, inoltre, questo tipo di accordo non contempla ulteriori fee per operazioni di trasferimento o di copia dati: utilizzando la propria connettività e avendo le macchine in sede, qualsiasi migrazione non comporta variazioni di budget. Ultimo, ma non per importanza, il vantaggio di spalmare il costo dell’utilizzo dell’infrastruttura su cinque anni, con pagamenti che hanno cadenza mensile. “Un’opzione che a livello economico-finanziario risulta decisamente meno impegnativa di un investimento tradizionale, che presuppone l’accantonamento e l’immobilizzazione di risorse notevoli. Senza contare”, chiosa Levati, “che con l’infrastructure as-a-service cambia radicalmente l’approccio alla pianificazione dei costi: ora sappiamo esattamente quanto ci costerà crescere nei prossimi anni”.