Corneliani

Come creare un modern workplace agile, smart e sicuro: il caso Corneliani

WeAreProject ha accompagnato Corneliani lungo l’intero percorso di modernizzazione e di digitalizzazione del paradigma lavorativo, con l’obiettivo di massimizzarne l’agilità, la produttività e la sicurezza. Cuore pulsante del progetto, chiaramente indirizzato ad abilitare l’agile working, è stata l’adozione e la personalizzazione di una piattaforma di Unified Communications & Collaboration, per la quale l’azienda si è orientata verso tecnologia Microsoft. Concentrando la gestione delle comunicazioni, dei flussi informativi e documentali, nonché in generale dei processi aziendali, la piattaforma è oggi il cuore pulsante del modern workplace di Corneliani.

Verso il modern workplace: da Skype a Teams

Corneliani, maison italiana specializzata in abbigliamento maschile e attiva in oltre 70 Paesi al mondo, ha intrapreso da diversi anni or sono un percorso di modernizzazione del workplace a 360 gradi. Nel 2016, infatti, l’azienda partì dalle comunicazioni integrando Skype for business nell’operatività quotidiana; adottando il principio delle unified communications (UC), la soluzione Microsoft permise all’azienda di svincolarsi dai limiti dei tradizionali centralini telefonici e di abilitare nuovi canali di relazione, come le chat in aggiunta alle classiche telefonate.

Com’è noto, Skype lasciò gradualmente il posto a Teams, e si rese quindi necessario un ulteriore cambio di piattaforma, che oltre alle comunicazioni si ponesse però come cuore pulsante dell’intero modern workplace plasmando un modo nuovo di lavorare e di collaborare, più agile e dinamico di quello tradizionale. La pandemia, dal canto suo, fu un ulteriore driver per l’adozione di una piattaforma moderna di Unified Communications & Collaboration (UCC) che fungesse proprio da scrivania digitale in grado di svincolare la produttività da luogo, dall’orario e dal device.

WeAreProject e il ruolo (centrale) di Teams per la produttività

WeAreProject ha affiancato Corneliani nella progettazione e implementazione di tutti gli step della migrazione: analisi e predisposizione dell’infrastruttura, configurazione della piattaforma, integrazione di funzionalità ad hoc e anche ottimizzazione dei device da consegnare ai collaboratori per massimizzarne la loro produttività e la sicurezza.

Come anticipato, dopo anni di Skype fu chiaro fin da subito che, sfruttando al massimo le caratteristiche peculiari di Teams, sarebbe stato possibile effettuare un ulteriore passo avanti verso il modern workplace. Oltre alle note capacità di comunicazione multicanale (voce, video, messaging), Corneliani e WeAreProject hanno quindi deciso di sfruttare la piattaforma Microsoft anche per la condivisione documentale (via SharePoint), per l’esecuzione dei processi collaborativi e, in senso più generale, per tutti i task di produttività quotidiana, sia essa personale che a livello di team. Inoltre, è stata creata una personalizzazione ad hoc, ovvero sono state integrate nella piattaforma funzionalità di help desk e di trouble ticketing.

Come in ogni progetto di successo, l’implementazione è stata graduale e progressiva, e ha coinvolto dapprima i 300 utenti della sede di Mantova, per poi passare allo showroom di Milano e alle altre sedi, anche straniere. Il roll out è iniziato appena un paio di mesi dopo l’avvio del progetto.

Modern Workplace e i benefici del cloud

Il passaggio alla piattaforma Microsoft ha avuto anche un marcato effetto di semplificazione in termini di IT governance. La piattaforma precedente (Skype) era infatti installata on-premise e veniva gestita dai tecnici di WeAreProject; l’erogazione di Teams come servizio cloud (SaaS) ha invece delegato a Microsoft la responsabilità dell’applicazione degli aggiornamenti, siano esse nuove funzionalità che bug fix o update di sicurezza. Inoltre, l’azienda può inoltre godere della scalabilità nativa del cloud pubblico aggiungendo semplicemente nuove licenze quando necessario e disinteressandosi del tutto degli aspetti infrastrutturali sottostanti.

A seguito del passaggio ai servizi cloud, la business continuity ha assunto un significato diverso. Oggi, la continuità operativa dipende dalle performance della connettività internet molto più di prima, e per questo Corneliani ha implementato delle ridondanze a livello di rete per ottenere un’infrastruttura ad alta disponibilità (HA), in grado di gestire elevati carichi di traffico in ingresso e uscita. WeAreProject ha assistito il cliente anche nell’ambito della business continuity, realizzando un POC dal quale emergessero rapidamente eventuali criticità in termini di network ed eventuali altre problematiche che potessero condizionare l’accessibilità e le performance dei sistemi.

Studiare il comportamento degli utenti per ottimizzare i processi

Non da ultimo, è stato necessario gestire al meglio il cambiamento, visto che ogni trasformazione importante porta con sé inevitabili resistenze che possono condizionare i livelli generali di adozione. È stato dunque predisposto un piano di formazione con materiali inediti e documentazione in pillole.

Curiosamente, non è stata imposta nessuna metodologia specifica di lavoro, bensì sono state studiate accuratamente le modalità di utilizzo delle applicazioni da parte degli utenti finali: in questo modo, infatti, è stato possibile capire dove intervenire, come ottimizzare il processo, dove si annidano eventuali colli di bottiglia, come correggerli, che funzionalità aggiungere per favorire la produttività e l’efficienza. Tutto ciò ha permesso di abbattere i classici processi destrutturati, come l’invio dei documenti via email, sostituendovi un’unica piattaforma, moderna, smart, sempre accessibile e sicura.