Business continuity di processi industriali core: il progetto per il Gruppo Mondi
Nel 2023, il Gruppo Mondi ha acquisito la cartiera di Duino con lo scopo di trasformarla in un impianto per la produzione di cartone riciclato. Nell’investimento complessivo di 250 milioni di euro era previsto il rifacimento di tutta l’infrastruttura informatica a supporto della nuova linea produttiva (OT) e degli ambienti IT. Per questo progetto sfidante, l’azienda si è affidata a WeAreProject, Platinum Solution Provider HPE.
Il Gruppo Mondi e la trasformazione della cartiera di Duino
Il Gruppo Mondi è leader globale nel settore della carta e del packaging. Con sede a Vienna, il Gruppo può contare su oltre 23 mila dipendenti in 100 stabilimenti produttivi distribuiti in più di 30 Paesi in Europa, Nord America e Africa.
Nell’ambito della sua strategia di espansione, il Gruppo Mondi ha deciso di trasformare la cartiera di Duino in un impianto all’avanguardia, ricostruendo completamente la linea produttiva e ammodernando in modo radicale lo stabilimento, compreso l’ecosistema tecnologico a supporto dei processi industriali critici. Fin dalle fasi iniziali, infatti, l’infrastruttura informatica esistente si è rivelata insufficiente a soddisfare i requisiti operativi e prestazionali della nuova produzione, e per questo si è deciso di riprogettarla da zero, comprese la rete e i data center presenti on-site.
L’elevata criticità dei processi ha reso imprescindibile un’architettura ad alta affidabilità. Per questo, il Gruppo Mondi, in collaborazione con WeAreProject, ha progettato e realizzato due data center separati, situati in edifici distinti all’interno del sito produttivo e distanti circa 700 metri l’uno dall’altro. I due data center, che supportano sia gli ambienti OT che IT, sono stati collegati tramite un anello di fibra dedicata, garantendo così una connessione ridondante ad alta velocità a supporto di un processo industriale altamente automatizzato e strategico per il Gruppo stesso.
WeAreProject e HPE per una soluzione ad alta affidabilità
La sfida è stata quella di trovare un partner come WeAreProject, Platinum Solution Provider HPE, che avesse l’esperienza necessaria per progettare una soluzione in grado di soddisfare rigorosi requisiti prestazionali, di affidabilità e di sicurezza. Inoltre, il partner avrebbe dovuto assumere inizialmente la gestione operativa dell’infrastruttura, garantendo al Gruppo Mondi il tempo necessario per costituire e strutturare un team IT interno dedicato.
Considerata la comprovata esperienza nella progettazione e nella delivery di soluzioni complesse, l’intero progetto, comprensivo dei data center e del network, è stato affidato a WeAreProject, che ha sviluppato la soluzione adottando tecnologie e prodotti Hewlett Packard Enterprise per tutte le componenti infrastrutturali: i server, lo storage e gli apparati di rete.
L’esigenza della business continuity e la sfida del dark site
Per WeAreProject, la prima grande sfida è stata quella di tradurre le stringenti esigenze di alta affidabilità dell’impianto in una soluzione tecnologica adeguata che coprisse tutti gli ambiti infrastrutturali, dai server allo storage, fino alla connettività e alla sicurezza di rete.
Le due sale server dovevano garantire una comunicazione con latenze estremamente ridotte per abilitare la replica sincrona dei dati. A fronte di una qualsiasi criticità in uno dei data center, l’altro si sarebbe attivato per gestire l’intero carico di lavoro. Un aspetto peculiare di questo progetto, che lo distingue da molte implementazioni analoghe, è la necessità di progettare l’infrastruttura come un dark site completamente isolato da Internet, cosa che ha rappresentato un ulteriore elemento di complessità.
WeAreProject ha quindi optato per una soluzione di MetroCluster abilitata dalla piattaforma HPE Alletra B10000 per via della sua elevata flessibilità; questa soluzione tecnologica, infatti, oltre a garantire altissime prestazioni può essere gestita in modalità cloud ma anche implementata in ambienti totalmente isolati, come richiesto dal progetto. In merito alla tecnologia di trasmissione e sincronizzazione dei dati, il cliente ha optato per un’implementazione in Fibre Channel, in linea con le proprie competenze ed esperienze pregresse, preferendola rispetto a iSCSI e alla replica network. La capacità della piattaforma HPE di supportare entrambi i protocolli (attraverso la soluzione Active Peer Persistence) è stato un indubbio valore aggiunto.
La restante infrastruttura, basata su server HPE e tecnologia di virtualizzazione, è stata progettata e configurata per garantire la comunicazione sicura e la business continuity tra le due sale server, supportando sia il cluster OT che quello IT. L’intero ambiente è poi protetto da firewall dedicati, che assicurano la corretta segmentazione dell’infrastruttura e delle reti, garantendo isolamento e sicurezza per ciascun ecosistema.
La rete, il backup e il “next step”: il disaster recovery
Oltre alle componenti server e storage, WeAreProject si è occupata della progettazione e implementazione della rete, assicurando al Gruppo Mondi un’infrastruttura solida a livello di data center, ma anche di connettività esterna. Gli access point e gli switch periferici, infatti, garantiscono la piena operatività della strumentazione di linea e l’accesso sicuro degli operatori ai server. Anche in questo caso, la scelta tecnologica è ricaduta su soluzioni HPE Aruba. Parallelamente, è stata progettata e implementata una soluzione di backup sia per gli ambienti OT che IT, basata anch’essa su hardware HPE ad alte prestazioni.
Dopo aver completato con successo le fasi di installazione, test e collaudo, oltretutto in tempi molto sfidanti (la fase di delivery è iniziata ad agosto/settembre 2024), oggi l’infrastruttura è operativa e supporta i processi della cartiera di Duino, garantendo le prestazioni richieste e una solida foundation per la continuità operativa. L’unico elemento ancora in fase di definizione è la componente di Disaster Recovery, che sarà affrontata a breve. Le opzioni allo studio includono repliche asincrone o near-sync verso siti remoti oppure Private cloud, in modo da garantire il massimo livello di resilienza e scalabilità.